Sagra Di Vidor
San Giuseppe
Manifestazione Culturale
Festa Del Papà
In Italia la festa di San Giuseppe si celebra il 19 marzo anche in Belgio, Portogallo e Spagna.
L’Italia e la maggior parte dei paesi cattolici associano la Festa del Papà a quella di San Giuseppe. I primi a celebrarla furono i monaci benedettini nel 1030, ma il culto religioso rivolto a San Giuseppe, nato in Oriente durante l’Alto Medioevo, si è diffuso in Occidente in maniera maggiore durante il Trecento, quando alcuni ordini religiosi cominciarono a commemorarlo il 19 marzo, giorno della sua morte secondo la tradizione. La festività fu inserita nel calendario romano da papa Sisto IV intorno al 1479 e resa obbligatoria da papa Gregorio XV nel 1621. San Giuseppe è il protettore di falegnami, carpentieri, lavoratori, economi, procuratori legali e soprattutto padri, perché Giuseppe era il padre di Gesù inoltre è il santo protettore dei poveri e dei senzatetto.
San Giuseppe è anche il patrono del paese di Vidor, nelle terre del fiume Piave, dove da oltre duecento anni la ricorrenza del 19 marzo si trasforma in una Sagra multi centenaria lunga una settimana intera con numerose attrazioni di interesse storico-culturali. Si potrà visitare l’abazia di Santa Bona, ci saranno mostre d’arte e di fiori, la mostra canina, il mercato domenicale con piccoli artigiani e produttori enogastronomici, e naturalmente molti stand con i prodotti tipici della zona. Le attività conviviali mettono in tavola le specialità tipiche del territorio e si potrà scegliere tra baccalà, spezzatino, salsiccia, bistecca di cavallo o il caratteristico spiedo gigante, il tutto accompagnato con dell‘ottimo Prosecco della zona. Ogni sera sono organizzate cene con prodotti tipici e specialità enogastronomiche, oltre a spettacoli musicali e di intrattenimento.
Questa festa cade il 19 marzo di ogni anno, una festa nazionale fino al 1977, con il tradizionale falò e zeppole. La scelta del 19 marzo come giorno per celebrare San Giuseppe, e con essa la tradizione dei fuochi da campo, deriva dal più antico rituale di purificazione per segnare il cambio di stagione dall’inverno alla primavera nel rituale pagano, dove venivano fatti grandi falò con i resti del raccolto dai campi e la gente osservava il fuoco tutta la notte. Una tradizione che sembra essere scomparsa in questi paesi.
In Italia, il dolce tipico del giorno della Festa del papà possiede diverse varianti regionali accomunate principalmente dall’utilizzo di creme e marmellate e da un impasto molto simile a quello dei bignè. In Campania, in particolare, c’è la tradizionale Zeppola di San Giuseppe. Questo dolce è realizzato appunto con una pasta simile ai bignè, di forma schiacciata, e può essere fritto oppure al forno, arricchito con crema pasticcera e amarena. Secondo una leggenda legata al dolce, in seguito alla fuga in Egitto, con Maria e Gesù, San Giuseppe dovette vendere frittelle per poter mantenere la famiglia in terra straniera.